Fernglas Meostar B1.1 7x50

La prima cifra riportata nella descrizione di un binocolo indica l'ingrandimento. Indica quanto più grande può essere visto un oggetto rispetto all'osservazione a occhio nudo.

Si tratta del fascio di luce che esce dall'oculare. La pupilla d'uscita è strettamente correlata alla luminosità del binocolo.

La messa a fuoco di un oggetto rispetto all'occhio dell'osservatore permette al binocolo di restituire un'immagine nitida.

La messa a fuoco viene regolata tramite una ghiera centrale.

Le conchiglie oculari sono applicate agli oculari e proteggono l'occhio dalla luce laterale.

Compensa il naturale tremolio delle mani. L'immagine risulta ferma come se si osservasse con un treppiede.

Un dispositivo automatico o manuale per la misurazione delle distanze.

Questi oculari hanno un'estrazione pupillare relativamente grande, che permette di tenere gli occhiali durante le osservazioni e avere comunque un'ottima visuale.

Il campo visivo, espresso in gradi, effettivamente osservabile con il binocolo.

La distanza minima alla quale un binocolo riesce a produrre immagini nitide.

Serve per valutare le prestazioni del binocolo in condizioni di luce scarsa. Più il numero è grande e più lo strumento sarà adatto al crepuscolo. Tuttavia, il valore deve sempre essere considerato in relazione alla pupilla d'uscita.

Binocoli luminosi e resistenti alle intemperie, per la caccia e l’osservazione naturalistica.

Merlo, tordo, fringuello o storno?
Il binocolo è un grande aiuto per individuare e riconoscere gli uccelli.

Opere importanti o operette romantiche, teatro popolare o musical: con un piccolo binocolo o un binocolo da teatro entri nel cuore dello spettacolo.